lunedì, giugno 12, 2006

Skypefather... o Skypepapà, fate voi.



Mia moglie mi ha appena inviato alcune immagini. Ritraggono mia figlia il giorno della sua festa di compleanno. Non potete capire che gioia vederle, ma allo stesso tempo, quanta malinconia. Non mi vergogno a dirlo, ho pianto come un bambino. Del resto questo blog è un grande cuore completamente nudo, il mio cuore. Il cuore di un padre che parte per dare un futuro migliore a sua figlia. Scrivo di getto, non voglio neppure rileggere queste righe. Nessuna mediazione. Parole sincere. So quanto la mia scelta sia stata "socialmente" discussa (per usare le parole del mio amico Fefè che saluto e ringrazio), ma non mi importa di quello che si dice, perché la mia coscienza è il posto più pulito del mondo. Non avevo mai conosciuto l'invidia, prima d'ora. Credetemi. Solo piccole invidie, per cose stupide. Mai pensato che qualcuno avesse qualcosa che io potessi o dovessi invidiare. Ma ora sì. Invidio i padri che portano a cavalluccio i propri figli, che li accarezzano, che parlano con loro, che li abbracciano, sentono il loro profumo, guardano dentro i loro occhi. Qui, ogni settimana, attracca la nave da crociera della Disney. Famiglie allegre che sbarcano, piene del loro essere una famiglia, il luogo perfetto. Io sono uno Skypefather. Vedo mia figlia attraverso una webcam, sullo schermo del mio pc. In qualche modo le sono vicino, in qualche modo sa che ci sono. Grazie a Skype, il mondo è più piccolo, mia figlia è un po' più felice, io respiro il tempo meraviglioso che cresce dentro di lei, offrendola al mondo. Io sono un padre fatto di pixel e di pacchetti di dati che però interagisce con sua figlia, a migliaia e migliaia di chilometri di distanza. Non ho paura, so che sarò sempre il suo papà. Perché il primo uomo di ogni donna è il suo papà. Ma questo l'ho già detto. Camilla, non vedo l'ora che tu sia qui con me. Ti porterò a giocare con i delfini, e non smetterò di accarezzarti e di guardarti.
Ciao piccolina. Il tuo papà.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

...i figli e l'essere genitori. Se ripenso a quanta insofferenza provavo - ma credo sia stato un sentimento comune a molti di noi 40enni - quando vedevo mio padre in ansia per le mie scorribande motociclistiche o anche solo perchè avevo la febbre, mi sento drammaticamente in colpa per i pensieri di allora. Non capivo come si potesse anteporre me a tutto il resto, come ci si potesse annientare rinunciando ad antiche passioni o moderni progetti, semplicemente perchè magari io non volevo o ancora peggio perchè i miei genitori pensavano che io non avrei gradito. Allora tutta questa attenzione mi faceva uscire dai gangheri, diventavo aggressivo e profondamente ingiusto, crudele nei commenti alle volte.
Ma oggi, quando al solo pensiero di non vedere il mio bimbo per qualche ora mi si forma il groppo in gola, quando sentirlo per telefono gioioso perchè in vacanza con la mamma al mare mi fa sprofondare in una malinconia tremenda, vorrei poter tornare indietro e semplicemente abbracciare i miei genitori per quello che mi hanno insegnato e trasmesso.
Raul, hai il merito, con le tue parole, di riportare a galla sensazioni e riflessioni che la frenesia irrazionale che ci costringe a vivere sempre a 300 delle volte copre di un sottile strato di cenere. Ma come la nostra cultura contadina insegna, sotto la cenere i tizzoni della memoria rimangono accesi, basta solo che qualcuno ci soffi sopra!
...tienti duro
M

4:19 PM  
Anonymous Anonimo said...

CARO RAUL TU SEI VERAMENTE COME I TUOI DIAMANTI DALL'ASPETTO FREDDO MA CON UN CUORE ENORME!!!!!HO ABBRACCIATO CAMILLA DA PARTE TUA COME MI HAI CHIESTO AL TELEFONO DOMENICA E LE HO DETTO CHE ERA L'ABBRACCIO DEL SUO PAPA!!!!NON VERGOGNARTI DI CIO CHE PROVI DELLA TRISTEZZA DEL BISOGNO DI SENTIRE VEDERE TOCCARE TUA FIGLIA CERTE EMOZIONI SONO UNICHE CERTE COSE SOLO UN PADRE CHE AMA VERAMENTE LE PUO PROVARE. NON VERGOGNARTI DI PIANGERE E' ANCHE PROVANDO CERTE COSE E SOPRATTUTTO SENZA AVERE VERGOGNA DI PROVARLE, CHE SI DIVENTE GRANDI E TU SICURAMENTE STAI DIMOSTRANDO DI ESSERE UN GRANDE UOMO. UN BACIO ROBERTA

5:54 AM  
Anonymous Anonimo said...

Alla festa di Camilla una cosa mi ha fatto tenerezza,era Brunella che tra un vassoio e un'altro cercava di fotografare ogni istante della festa x poterlo poi mandare a te!
Ha organizzato una festa stupenda,tantissime cose buone(io la mattina dopo pesavo 1 kg e mezzo di piu'!!!)non mancava nulla,Camilla era al settimo cielo riempita di regali e dall'affetto dei suoi amichetti!E poi Fefe'...simpaticissimo!
Sono certa che Brunella ti avra' mandato una valanga di foto,stava sempre con la macchina fotografica in mano!
Siete una famiglia meravigliosa,l'abbiamo pensato da quando abbiamo cominciato a frequentarvi di piu',siete in perfetta sintonia e non sara' di certo un po' di lontananza a crearvi problemi!
Un abbraccio da tutti noi!
Francesca

3:20 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ho letto, come sempre, le tue riflessoni, sappi che non le condivido, ma sai quanto ti voglio bene e quindi non riesco a giudicarti negativamente. sappi che le mie bambine non fanno altro che parlare di questo "benedetto bagno con i delfini", ora ho capito di cosa parlano, e penso che anche te abbia capito.

mi manchi

Nicola

10:03 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Raul,
leggere la tua riflessione mi ha commmosso.... Camilla era bellissima, e ha dei genitori fantastici.. E' vero.. "Il suo papà ha fatto una scelta difficile, per molti incomprensibile, ma lo ha fatto per dare un futuro migliore alla sua bambina... alla sua famiglia..".. la tua mancanza si sentiva e immagino quanto avrà fatto Brunella per far si che la piccola non ne risentisse... ed è stata davvero brava.. Brava in tutto: nell'organizzare nel preparare nell'essere in mezzo a noi... Quanta tenerezza.. Sei grande amico mio, piu grande di quanto io potessi immaginare.. Ti abbraccio...

3:38 AM  
Anonymous Anonimo said...

non puoi capire quanto mi senta male e solo leggendo questi commenti stare qui ed è come se stessi non si sa quanto lontano forse più di te non poter festeggiare con mia nipote ora capisco ancora di più quello che ha sofferto mia madre non poter vedere le sue nipoti e pronipote non ho voglia di aggiungere altro si commentano da sole paolo

1:42 PM  

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