domenica, agosto 06, 2006

Strano posto, Nassau II


Strano posto, Nassau. Alla fine probabilmente quest'isola mi conquisterà. Alla fine, probabilmente, questo qui sarà stato uno dei periodi più intensi della mia vita (badate bene, non ho detto uno dei periodi più belli). Rimarrà dentro di me per sempre. La vita del resto è fatta di reazioni chimiche. Anche quello che chiamiamo amore è una deliziosa caotica sequenza di reazioni chimiche. L'amore è riconoscersi dall'odore (Finardi docet). Ma gli odori persistono nelle nostre memorie olfattive. Mi accade abastanza spesso di tornare indietro nel tempo in virtù di uno specifico profumo. Per questo ho acquistato un profumo che indossavo tanti anni fa, Kouros ( a proposito, qui i profumi costano la metà!!): mi aiuta a sognare. Oggi, mentre me ne stavo sdraiato a leggere Marguerite Yourcenar sulla spiaggia ho sentito il profumo del sole, di questo sole. So che vi sembrerà strano, ma è così. Ho scoperto che il sole imprime il suo odore così come un fiore, o i capelli di Camilla. E il sole delle Bahamas, questo sole forte e dolce al tempo stesso, che non ti brucia, ha davvero un buon odore. Quando capisci e conosci gli odori di un luogo, capisci e conosci il luogo stesso. Naturalmente non ci sono solo profumi a Nassau, a volte vieni assalito anche da miasmi, soprattutto in Down Town, o negli autobus. Ma il sole, il mare, i fiori, quelli hanno davvero un buon odore. Sì, strano posto Nassau. I suoi abitanti sono felici, calmi, pigri. Hanno sempre voglia di ridere, di ballare. Non lascerebbero la loro isola per niente al mondo. Ecco perché non c'è un gemmologo, qui. Nessuno dei bahamensi se la sente di assentarsi da casa per qualche mese, trasferirsi in California o in Europa e poi tornare qui. Quelli che si avventurano non tornano più indietro. Si fermano a vivere negli Stati Uniti, qualcuno a Londra. Ma sono pochissimi.Gente semplice, ma solo apparentemente ingenua. I caucasici vengono qui a lavorare (ci massacrano di lavoro), e loro continuano a bere kalik, a fumare ganja, a farsi il bagno al mare vestiti (giuro).Già, ci fanno lavorare per loro. Loro si accontentano di quello che hanno: ieri parlavo con una mia commessa, che lunedì scorso è stata sospesa senza paga per una settimana in seguito ad una discussione con la mia assistente. Io non c'ero, mi ero preso un giorno libero, e nemmeno a farlo apposta le altre commesse si sono vendicate delle prestazioni di questa commessa (stava vendendo davvero molto) deferendola per un ritardo di dieci minuti. Hanno aspettato che non ci fossi io perché sanno che non avrei agito contro di lei (che senso ha punire i migliori?) e l'hanno fatta sospendere. Insomma parlavo con lei e mi ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere: io mi preoccupavo del fatto che la sospensione prevede anche la privazione dallo stipendio, e lei ha commentato: se non ho quei soldi non ho bisogno di quei soldi. E le altre ragionano più o meno allo stesso modo. Prendono la vita per quello che gli offre. Non chiedono molto. Soprattutto, vogliono starsene nella loro isola.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

proporrei di mandare tutti gli exstrcomunitari che sono in italia alle baamas con tutti i loro odori cissà che non ne esca una nuova colonia da un profumo che so tipo " pecora ban " paolo

3:57 AM  
Anonymous Anonimo said...

"la vita e fatta di reazioni chimiche"...... anche io da ragazzo mi facevo di acidi e di droghe sintetiche ..........certe reazioni chimiche !!!!!!!!!!! paolo

3:38 PM  
Blogger Manaland said...

La filosofia delle persone che hai intorno mi affascina. In futuro mi piacerebbe provare a vivere come loro, ovviamente in mezzo a loro.
Penso tornerei diverso...

12:14 PM  

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