sabato, giugno 17, 2006

What's going on...



E' passato qualche giorno, dall'ultima volta che ho aggiornato il blog, e in quell'occasione ho manifestato un'emozione che non avrei voluto manifestare. Non volevo tristezza, mai. Malinconia sottile, quella sì. Perché fa parte di me, è la voce che sento dentro di me, che mi parla, mi racconta le cose che vedono i miei occhi; una malinconia sottile profondamente felice, credetemi. Felice ogni giorno di vedere il cielo, il sole. Felice perché si ha bisogno di poche cose per essere felici, ovunque e comunque. Felice perché la vita con me è stata buona, e io buono con la vita: l'ho sempre rispettata, vissuta, respirata. Non c'è niente di più noioso della morte che ci restituisce ad un ordine che non conosciamo, che non vediamo. La vita, invece, riempie tutto. Tutto è così pieno di vita. Non sappiamo molto della vita, tranne che vogliamo più o meno tutti viverla, fin quando ce n'è. Io la mia non la cambierei mai. Con tutti i miei casini, le mie contraddizioni, le mie paranoie. E' la mia voce, ripeto. Che mi racconta le cose, così come le vede. E si stupisce di fronte ad un tramonto, ancora adesso, come se non ne avesse mai visto uno. Non ha bisogno di grandi spazi la mia voce. Vuole solo cose da raccontare, così come esse accadono, fuori e dentro di me.
Ho avuto qualche piccolo problema, qui. Non riguardanti me direttamente, ma qualcuno del mio personale. Poiché non sono autorizzato a darne notizia, avendo firmato un contratto che mi vincola alla massima segretezza ed essendo un blog un luogo pubblico, letto da almeno venticinque persone qui a Nassau, non ne parlerò. Ma è una cosa molto brutta, per cui non ho dormito una notte intera. Ma non c'era davvero nulla che io potessi fare. Quanto accaduto, mi ha allarmato molto, comunque. Ripeto, qui la vita ha un valore diverso che da noi. La giustizia segue logiche diverse dalle nostre, forse non c'è un concetto di giustizia vero e proprio, punto, bensì un suo surrogato sartoriale, che calza di volta in volta a seconda di chi la deve indossare.
Ho iniziato a gestire il mio negozio. Più piccolo dell'altro, fatturato più basso, ma più controllabile. Ho dato subito una impronta molto personale. Musica: quella che piace a me, compresa La Compagnia dell'Anello!!!, Brigante se more, Pino Daniele ecc. "Dress code": dovreste vedere.... Vestono non dico bene, ma decentemente. Fanno di tutto per migliorare il loro aspetto: pettinature, igiene personale, abiti... Stanno facendo dei progressi incredibili. Gli ho imposto il mio concetto di trattativa: usare sempre un vassoio, per isolare visivamente il gioiello dagli altri, accarezzare tre volte con un panno apposito il gioiello prima di mostrarlo al cliente, accarezzarlo altre tre volte prima di riporlo. Guardare il cliente negli occhi. E loro... Fanno quello che io gli chiedo. Docilmente, perché sono riuscito a sedurli. Perché sono un professionista. "Guardate il cliente negli occhi, dite il prezzo, non togliete lo sguardo, aggiungete sempre una frase al prezzo usando la congiunzione and, non lasciate mai da solo il prezzo ecc. ecc.": E loro lo fanno. Quasi sempre. Poi se non li controlli, si sbragano un po', e allora devi mostrarti serio, altrimenti non ti credono più. Devi saperli punire. Davvero. Diversi da noi. Fanno cazzate che noi non conosciamo. Li ho fatti sognare. Manterrò, spero, la mia promessa.
Oggi sono addirittura riuscito a vedere un tempo di Italia USA(Italia Ghana l'ho seguita attraverso skypecasts, grande! commento Gialappa's)!! L'ho visto al Cafè Matisse, un ristorante italiano gestito da un bahamense ed un'italiana. Ci lavorano Luca e Laura, di cui già vi ho parlato. Li vedo abbastanza spesso, sono davvero carini come pensavo. Seguono il loro sogno, il loro sogno li segue, in giro per il mondo. So che leggono il mio blog. Gli auguro solo cose belle e rare, che so piacergli, perché sono coraggiosi e le meritano. Tutti gli espatriati qui, sono un po' scazzati, un po' tagliati fuori, nel senso che si fanno gli affari loro. Ma loro sono speciali. Qualche sera fa siamo andati insieme al Cozy Corner, a Sandyport, un posto per ricconi europei qui a Cable Beach. Beh... Il proprietario del Cozy è di Forlì! Troppo particolare sentire la cadenza romagnola qui a Nassau. Un bar con il biliardo, il calcio balilla... Sembrava di essere a Cesenatico. La birra costa tre o quattro dollari, poi ci sono sempre Valeria, brasiliana compagna di Giuliano, ticinese, Esmeralda, compagna di un altro ticinese, tutti bancari. Simpatici.
Quando posso vado in spiaggia. Anche alle 7 di sera, ma ci vado. Guardo il tramonto... Balsamo e poesia per la mia voce.
Ciao ragazzi. A presto.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao Raul,
mi sono appena svegliata e ho visto nel pc il cagnolino con la bustina in bocca e ho detto "E' Raul che scrive!"cosi' ho aperto subito.Tu mi racconti di un mondo x me sconosciuto e io invece ti racconto della mia normalissima vita di Terni ma sai che in fondo qui stiamo bene.L'altra sera abbiamo visto la partita anche con Piero e la sua famigliona,i bimbi erano tanti,non puoi immaginare il casino ma si sono divertiti tanto.Quasi sicuramente piu' di noi!Giovedi mi prendero' una breve vacanza e andremo 10gg a Riccione,niente confronto al tuo mare ma unici bomboloni e irripetibili piadine(addio dieta!!!)!Le cose che comunque mi interessano sono:stare con Tommy e Gaia,vederli correre mezzi nudi in riva al mare,prendere un po' di sole(cosa che io adoro!)e riposarmi un po'.Della TNT x qualche giorno non ne voglio sentir parlare!
Chicco e' partito x i suoi 180 km in bici,Tommy si sta svegliando!
Un bacione,Francesca!

1:31 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ah vecchio mio,
le malinconie sottili, un pochino di "blue" in fondo al nostro animo è quello di cui siamo fatti...preferivi forse essere talmente superficiale e non cogliere questi stati dell'animo?....magari talvolta è preferibile....specialmente quando la vena di tristezza diventa soverchia e troppo ci strugge...
Ti immagino al tramonto tropicale che mediti solitario in spiaggia sulle tue sorti "magnifiche e progressive" e su tutti coloro che affollano i tuoi pensieri...
Poi finalmente leggo anche un pò della tua quotidianità....il lavoro...gli altri expat paisà...l'indole dei nativi...
aspetto con ansia i tuoi racconti
mi manchi e ti abbraccio
fabrizio
un bacio da Stefy e Diletta.

3:43 AM  

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