giovedì, agosto 31, 2006

RadioRaul 31agosto 2006


Torna RadioRaul Bahamas dopo un lungo periodo di silenzio. Forse è solo stata una lunga pausa di riflessione. Un episodio brevissimo, ma pieno di significato. Un saluto a tutti. Clicca qui se vuoi ascoltare RadioRaul direttamente da qui oppure vai al sito di Radio Raul Bahamas da qui.

lunedì, agosto 28, 2006

Riflessioni varie



Recentemente, incontro diversi italiani che sono venuti qui a trascorrere le vacanze. Li riconosco al volo io gli italiani. Il Dodo di Pomellato al collo, spesso il Rolex al polso, la Lacoste, i jeans colorati o gli shorts di moda. L'italiano in vacanza è la persona più ingenua del mondo. Primo perché viene qui ad agosto (stagione degli uragani e delle pioggie), secondo perché è incantato da questa isola. L'altro giorno ho incontrato una coppia di italiani al Citymarket, il supermercato vicino a dove vivo: "Siete italiani?" gli ho chiesto. "Sì" risponde lui. "Sì" conferma lei un po' infastidita (ti da quasi fastidio incontrare dei connazionali quando ti spingi lontano, dove dovrebbe esserci il Paradiso per pochi fortunati). Dopo qualche sguardo di reciproca valutazione, lui (considerando le mie giacca e cravatta) domanda: "Tu vivi qua?". "Sì!" rispondo. "Che fortuna!" commenta lui. Gli avrei spaccato il bastone della scopa che avevo appena comprato sulla testa. "Senti ma qui c'è possibilità di aprire un ristorante? Io e M.......a stavamo pensando di fermarci qui. Lei è bravissima a cucinare.Sono cari gli affitti?". Da due giorni a Nassau, impiegati di banca. Forse le Bahamas sono un luogo della mente, come Cuba, Rio, Los Angeles. Io a tutti gli italiani che incontro parlo delle formiche che ho in casa. Le descrivo in modo kafkiano. Tutti incominciano a grattarsi dopo il secondo minuto. Dal blog ricevo decine e decine di mail da persone che non conosco e che mi invidiano. Perché io vivo alle Bahamas. Non che non siano belle queste isole (ieri il mare era indescrivibilmente bello e pieno di pesci, i gabbiani solcavano il cielo per poi posarsi sulla spiaggia, il cielo era azzurro come... non so neppure descriverlo, il sorriso dei bambini splendeva come tanti diamanti), ma non puoi essere preda di questi miti. Il grande viaggio è quello che fai dentro di te. Aggiungo una constatazione: agli italiani che viaggiano, non gliene frega assolutamente niente di conoscere altri italiani. Pochissimi ti chiedono informazioni (poi tanto io gli parlo di formiche e diamanti). Ma gli italo americani... Appena sanno che sei italiano, vedono solo te. Esisti solo te. Alcuni ti abbracciano. Parlerebbero con te per ore. Nel negozio dove lavoro ne arrivano tanti. Molti vivono a New York, a Miami, Tampa, Orlando, Philadelphia, Chicago, Boston. Sono quasi tutti abbastanza ricchi. Conservano i loro sogni, quei sogni che loro o i loro genitori si erano portati da Napoli, Bari, Reggio Calabria, Messina, Gela, Palermo. Appena sanno che sono italiano sorridono. Comprerebbero qualsiasi cosa. Ora sono più cauto, dopo il fatto che vi ho raccontato. Molto più cauto. Se mi chiedono "Sei sicuro che mi stai trattando bene?" io rispondo: "Se senti che c'è qualcosa che non va, non comprare! Se senti di non fidarti, non comprare!". Ma loro comprano ancora di più. Piene di italo americani, le navi da crociera. Ce l'hanno nel corredo genetico, le navi, gli italiani. Andarono in America in nave, tanti anni fa, con le valigie di cartone. Ora girano le Americhe in nave, perché i sogni non finiscono mai. Ne incontro di tutti i tipi. Alcuni danno l'idea di aver di gran lunga superato i propri destini, pescando il talento chissà dove. Altri sono forti come rocce. Italiani. Grande gente.

Per il mio compleanno, le commesse del mio negozio hanno pensato di farmi un regalo: una cassa di birra Kalik con un fiocco color lavanda e un dolcissimo biglietto di auguri. Non credevo, non me l'aspettavo. Quando a fine giornata abbiamo chiuso le porte del negozio, Tiffany, la più tosta di tutte, quella con cui mi scontro quotidianamente, ha pronunciato il mio nome e il mio cognome. Erano tutte lì, schierate. E hanno tirato fuori la cassa di Kalik. Mi hanno commosso. Anche perché tirare fuori un dollaro da questi qui è dura. Cercano sempre loro di farlo cacciar fuori a te. Nei modi più stupidi. Ti scroccano (scroccherebbero, perché da me non avranno mai nulla) di tutto. Se cedi una volta sei fottuto. Come con le formiche.

Domani è previsto il passaggio di un uragano qui su New Providence. Non ne ho mai visto uno prima d'ora. La potenza della natura mi sconcerta. L'uragano gravitava su Andros oggi, ma la sua coda (speriamo solo quella) è prevista qui per domani. Quindi c'è la possibilità che manchino luce, acqua e corrente per qualche giorno. Se non avrete mie notizie state tranquilli. Forse andrò in albergo, lì ci sono i generatori di corrente. Vedremo.

Oggi ho rivisto Elena dopo tanti giorni. Al telefono ho anche sentito Luigi, suo marito. Saluto tutti e due, e anche Cynthia, l'amica londinese di Elena che ho conosciuto oggi.

Un abbraccio a Luca che è tornato in Australia e che mi segue sempre, a Davide, nella Republica Dominicana, che mi segue sempre, a Carlo, da Cerveteri, a Elisabetta da Budapest.

E un abbraccio a tutti, ma proprio tutti voi.

mercoledì, agosto 23, 2006

42













Oggi 24 agosto è il mio quarantaduesimo compleanno.

Altre cose meno importanti legate al 24 agosto:

79: Pompei, Ercolano, Stabia - Eruzione del Vesuvio
410 - I Visigoti di Alarico saccheggiano Roma per tre giorni.
1349 - 6.000 ebrei vengono uccisi a Magonza poiché incolpati dell'epidemia di peste bubbonica. 1391 - Ebrei vengono massacrati a Palma de Mallorca.
1456 - Viene completata la stampa della Bibbia di Gutenberg.
1511 - I portoghesi conquistano Malacca.
1572 - Massacro di San Bartolomeo: Su ordine del re Carlo IX di Francia, comincia il massacro degli Ugonotti (protestanti francesi).
1608 - Il primo rappresentante ufficiale britannico in india sbarca a Surat.
1690 - Viene fondata Calcutta (India).
1814 - Truppe britanniche invadono Washington e bruciano la Casa bianca e diversi altri edifici. 1831 - A Charles Darwin viene chiesto di viaggiare sulla HMS Beagle.
1847 - Charlotte Brontë termina di scrivere Jane Eyre.
1853 - Vengono preparate per la prima volta le patatine.
1857 - Inizio del Panico del 1857, una delle peggiori crisi economiche della storia degli Stati Uniti. 1858 - A Richmond ( Virginia), 90 neri vengono arrestati con l'accusa di "apprendimento".
1891 - Thomas Edison brevetta la cinepresa.
1909 - Gli operai iniziano a versare il cemento per il Canale di Panama.
1912 - L'Alaska diventa un territorio degli Stati Uniti.
1914 - Le truppe tedesche catturano Namur.
1929 - Turchia e Persia firmano un trattato di amicizia.
1931 - Francia e Unione Sovietica firmano un trattato di non-aggressione.
1942 - Seconda guerra mondiale: Nella Battaglia delle Isole Salomone orientali, la portaerei giapponese Ryuho viene affondata.
1949 - Entra in vigore il trattato che istituisce la NATO.
1954 - Negli USA entra in vigore l'Atto di Controllo dei Comunisti. Il Partito Comunista Americano viene messo fuorilegge.
1960 - La temperatura di -88°C, viene registrata a Vostok, Antartide, è la più bassa mai registrata.
1981 - Mark David Chapman viene condannato a 20 anni di prigione per l'uccisione di John Lennon.
1989 - I signori della droga colombiani dichiarano la "guerra totale" al governo colombiano.
1989 - La sonda spaziale Voyager 2 oltrepassa Nettuno.
1990 - Un giudice americano sentenzia che il gruppo heavy metal Judas Priest non è responsabile per la morte di due giovani che si erano suicidati dopo aver ascoltato la loro musica. 1990 - Sinead O'Connor si rifiuta di esibirsi al Garden State Arts Plaza di Holmdel (New Jersey) se The Star Spangled Banner verrà suonata prima del suo concerto, come d'abitudine.
1991 - Mikhail Gorbachev si dimette da capo del Partito Comunista dell'Unione Sovietica.
1991 - L'Ucraina dichiara l'indipendenza dall'Unione Sovietica.
1994 - Accordo iniziale tra Israele e l'OLP sull'autogoverno parziale dei palestinesi della Cisgiordania.
1995 - Windows 95 viene messo in circolazione.
2003 - La sonda statunitense Voyager 2 era distante 71 unità astronomiche dalla Terra e sta uscendo dal Sistema solare alla velocità di circa 3,3 AU all'anno (ca. 15 km/s). Entro 40.000 anni Voyager 2 raggiungerà un altro sistema planetario.
2006 - L'Unione Astronomica Internazionale declassa Plutone a pianeta nano.

Nati
1113 - Goffredo Plantageneto, conte d'Angiò, padre di Enrico II d'Inghilterra 1198 - Alessandro II di Scozia 1358 - Re Giovanni I di Castiglia, sovrano di Castiglia († 1390) 1393 - Arturo III, il Giustiziere, Duca di Bretagna 1591 - Robert Herrick, poeta inglese 1669 - Alessandro Marcello, compositore († 1747) 1759 - William Wilberforce, attivista contro la schiavitù 1772 - Re Guglielmo I Dei Paesi Bassi (1814-1840) 1787 - James Weddell, esploratore antartico († 1834) 1817 - Aleksei Tolstoi, romanziere e poeta 1837 - Théodore Dubois, compositore e insegnante († 1924) 1856 - Anselmo Bassani, matematico italiano († 1911) 1863 - Dragutin Lerman, esploratore croato († 1918) 1865 - Re Ferdinando I di Romania 1880 - Joshua Lionel Cowen, inventore del trenino elettrico 1881 - Vincenzo Lancia, fondatore dell'indutria omonima 1884 - Earl Derr Biggers, scrittore († 1933) 1899 - Jorge Luis Borges, scrittore argentino († 1986) 1903 - Peppino De Filippo, attore e autore di teatro († 1980) 1915 - James Tiptree, Jr., scrittore 1929 - Yasser Arafat, leader palestinese († 2004) 1936 - Antonia S. Byatt, scrittrice inglese 1938 - David Freiburg, bassista (Jefferson Starship) 1939 - Max Bunker, scrittore, sceneggiatore, giornalista ed editore italiano 1944 - Jim Capaldi, cantante 1945 - Ken Hensley, musicista rock (Uriah Heep) 1947 - Paulo Coelho, poeta e scrittore brasiliano 1950 - Marc Aaronson, astronomo statunitense († 1987) 1951 - Orson Scott Card, romanziere 1952 - Joe Strummer, musicista 1957 - Stephen Fry, comico, autore ed attore inglese 1958 - Steve Guttenberg, attore 1960 - Takashi Miike, regista giapponese 1964 - Raul Sapora, poeta, gemmologo
1981 - Lorenzo Porzio, canottiere italiano
Feste e ricorrenze Nazionali
Liberia: Giorno della Bandiera Sierra Leone: Compleanno del Presidente
Ucraina: Festa Nazionale
Santi cattolici:
Sant'Audoeno, vescovo di Rouen
San Bartolomeo, apostolo.
Festa patronale di Benevento, Boves, Bojano, Borzonasca, Fara Vicentino, Formigine, Geraci Siculo, Giarratana, Isole Eolie, Patti e Ronciglione. Sant'Emilia de Vialar, Santa Rosa da Lima, patrona del Perù, San Tolomeo, martire

Grazie a tutti voi. A tutti quelli che hanno lasciato un messaggio in segreteria, a quelli che hanno lasciato un commento su questo blog, a quelli che hanno inviato una email. Grazie anche a quelli che mi hanno solo pensato. Un abbraccio a Camilla.

domenica, agosto 20, 2006

Formiche


Odio le formiche. Ne uccido milioni. Chi di voi prova un brivido di disgusto per quello che ho appena detto venga qui. Anch'io ero abituato ad un'idea della formica come di una instancabile lavoratrice, intelligente, innocua, quasi tenera. C'era stato un periodo nella mia infanzia in cui mi preoccupavo di non calpestarle, fortunatamente durò pochi giorni. Avrò usato mille volte l'espressione "non farebbe male a una formica" per commentare la bontà di qualcuno. Il fatto è che qui di formiche ce ne sono miliardi di miliardi solo a casa mia. Non solo qui, sia chiaro: ovunque. Miliardi di miliardi di formiche in ogni singola casa, ufficio, negozio. Di ogni dimensione, ma le più piccole sono in schiacciante maggioranza. Se lasci cadere una briciola dentro casa sei finito. Lasci una bottigia di Coca Cola aperta, quando torni a berla inghiottisci migliaia di formiche. Le vedi passeggiare sullo schermo del computer, sulle pentole, sul tappo della schiuma da barba, sullo spazzolino da denti, sul letto, in mezzo alle camicie, addosso a te. Nassau è la patria delle formiche. Ho dovuto sigillare lo zucchero, la pasta, il riso, il tappo della boccia dell'acqua (solo quella si può bere e fa schifo). I sei piccoli gechi che vivono dentro casa mia (non gli ho messo alcun nome) crescono rapidamente. Non so quante formiche possa mangiare un cucciolo di geco, ma anche se avessi miliardi di cuccioli di geco dentro casa non basterebbero per far sparire la metà delle formiche che ci sono. Prego chi sa qualcosa su ritmi e modalità riproduttive delle formiche me lo faccia sapere. Oggi è domenica e sono tornato prima a casa, piove (dopo giorni e giorni di bel tempo) quindi non ho altro da fare. Guardo film, penso a Camilla e scrivo sul mio blog. A voi.

domenica, agosto 13, 2006

Feriae Augusti


In origine Ferragosto non cadeva il 15 di agosto, ma durava tutto il mese. Risale al 18 a. C., quando il primo imperatore romano istituì le feriae Augusti, cioè le ferie in onore di Augusto. Una delle celebrazioni più importanti era quella dedicata alla dea Diana, il 13. Alla festa - presso il tempio sull’Aventino - potevano partecipare sia i padroni sia i servi, infrangendo, almeno per un giorno, la regola della distanza tra classi. Diana era la dea legata alla vita nei boschi, alle fasi lunari e alla maternità. Proprio per quest’ultima qualità, le donne appendevano alle pareti del tempio, per tutto l’anno, tavolette votive per ottenere un parto facile e felice. Oggi, il 15 agosto, i credenti celebrano la festa per l’Assunzione della Vergine Maria, che risulta imparentata con le feste antiche di cui sopra. In realtà pare che l’origine di questa festività sia orientale. In questo periodo veniva onorata la Grande Madre, la dea siriana Atagartis, metà donna metà pesce, patrona della fertilità e del lavoro nei campi. Tale funzione fu trasferita alla Madonna durante la diffusione del Cristianesimo. Comunque, BUON FERRAGOSTO A TUTTI VOI!!

domenica, agosto 06, 2006

Strano posto, Nassau II


Strano posto, Nassau. Alla fine probabilmente quest'isola mi conquisterà. Alla fine, probabilmente, questo qui sarà stato uno dei periodi più intensi della mia vita (badate bene, non ho detto uno dei periodi più belli). Rimarrà dentro di me per sempre. La vita del resto è fatta di reazioni chimiche. Anche quello che chiamiamo amore è una deliziosa caotica sequenza di reazioni chimiche. L'amore è riconoscersi dall'odore (Finardi docet). Ma gli odori persistono nelle nostre memorie olfattive. Mi accade abastanza spesso di tornare indietro nel tempo in virtù di uno specifico profumo. Per questo ho acquistato un profumo che indossavo tanti anni fa, Kouros ( a proposito, qui i profumi costano la metà!!): mi aiuta a sognare. Oggi, mentre me ne stavo sdraiato a leggere Marguerite Yourcenar sulla spiaggia ho sentito il profumo del sole, di questo sole. So che vi sembrerà strano, ma è così. Ho scoperto che il sole imprime il suo odore così come un fiore, o i capelli di Camilla. E il sole delle Bahamas, questo sole forte e dolce al tempo stesso, che non ti brucia, ha davvero un buon odore. Quando capisci e conosci gli odori di un luogo, capisci e conosci il luogo stesso. Naturalmente non ci sono solo profumi a Nassau, a volte vieni assalito anche da miasmi, soprattutto in Down Town, o negli autobus. Ma il sole, il mare, i fiori, quelli hanno davvero un buon odore. Sì, strano posto Nassau. I suoi abitanti sono felici, calmi, pigri. Hanno sempre voglia di ridere, di ballare. Non lascerebbero la loro isola per niente al mondo. Ecco perché non c'è un gemmologo, qui. Nessuno dei bahamensi se la sente di assentarsi da casa per qualche mese, trasferirsi in California o in Europa e poi tornare qui. Quelli che si avventurano non tornano più indietro. Si fermano a vivere negli Stati Uniti, qualcuno a Londra. Ma sono pochissimi.Gente semplice, ma solo apparentemente ingenua. I caucasici vengono qui a lavorare (ci massacrano di lavoro), e loro continuano a bere kalik, a fumare ganja, a farsi il bagno al mare vestiti (giuro).Già, ci fanno lavorare per loro. Loro si accontentano di quello che hanno: ieri parlavo con una mia commessa, che lunedì scorso è stata sospesa senza paga per una settimana in seguito ad una discussione con la mia assistente. Io non c'ero, mi ero preso un giorno libero, e nemmeno a farlo apposta le altre commesse si sono vendicate delle prestazioni di questa commessa (stava vendendo davvero molto) deferendola per un ritardo di dieci minuti. Hanno aspettato che non ci fossi io perché sanno che non avrei agito contro di lei (che senso ha punire i migliori?) e l'hanno fatta sospendere. Insomma parlavo con lei e mi ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere: io mi preoccupavo del fatto che la sospensione prevede anche la privazione dallo stipendio, e lei ha commentato: se non ho quei soldi non ho bisogno di quei soldi. E le altre ragionano più o meno allo stesso modo. Prendono la vita per quello che gli offre. Non chiedono molto. Soprattutto, vogliono starsene nella loro isola.

sabato, agosto 05, 2006

Kalik!


Non posso non parlare di lei. E' una mia compagna inseparabile, nelle serate attorno alla piscina con gli amici, la chitarra e la conch salad. O nelle sere trascorse da solo, a scrivere il blog o a preparare il lavoro per il giorno successivo.
Kalik, la birra delle Bahamas, è appunto la birra più venduta alle Bahamas, ed è molto popolare sia fra i bahamensi che i turisti. La CBL, Commonwealth Brewery Limited, fa della produzione di questa birra una questione di orgoglio nazionale. La Heineken, che ha investito 30 milioni di dollari nel 1983, ne è coproprietaria. Il problema è che se volevi bere una Kalik, fino a qualche giorno fa, dovevi andare per forza alle Bahamas. Adesso, siccome gli americani impazziscono letteralmente per questa bionda, puoi trovarne anche a New York e Sarasota, ma solo in alcuni bar. Questa birra è davvero deliziosa, ma di certo l'ambiente la rende ancora più buona. La morbidezza è la caratteristica principale di questa birra, così come la caratteristica principale delle Bahamas. Tutto è tranquillo ma niente è comatoso. La Kalik è una birra adatta a tutti i momenti della giornata. Anche se ne bevi due o tre, arrivi dove vuoi arrivare, fai quello che devi fare. Si beve rigorosamente dalla bottiglia, rigorosamente ghiacciata. Sembra che il nome Kalik sia una parola onomatopeica ad indicare il suono prodotto dalle cowbells, i campanacci (ricordate il junkanoo?). Comunque... Pochi paesi hanno la loro birra nazionale, e pochissimi proteggono la loro birra come un tesoro, e solo nelle Bahamas trovi una birra di questa qualità.
Davvero fantastica, la Kalik.

giovedì, agosto 03, 2006

Junkanoo



Come ogni giorno quando chiudiamo la porta del negozio per ritirare i gioielli dalle vetrine e metterli in cassaforte, operazione che richiede del tempo, anche oggi ho messo della musica ad alto volume per alleviare le mie commesse e me stesso dalle fatiche della giornata. La musica che ho scelto oggi era il Junkanoo, una musica tipicamente bahamense, diversa da ogni altra musica che abbia sentito fin ora. Sonorità chiassose, tessuto ritmico caotico, disordinato, elementare, ma talmente felice che ti fa davvero venir voglia di ballare. Tutte le commesse ballavano e ridevano, mentre riordinavano la mercanzia. E io le osservavo divertito. Vi parlerò del Junkanoo, oggi. La musica che chiamiamo Junkanoo è molto primitiva, ma davvero molto contagiosa. Gli strumenti principali sono i tamburi di pelle di pecora suonati con le mani, I campanacci, gli ottoni, le maracas. E' talmente una festa di suoni e di colori che voglio davvero cercare di rappresentarla in qualche modo. ma per chi lo volesse, è possibile ascoltare un brano cliccando qui.
Il Junkanoo, carnevale delle Isole Bahamas reso popolare grazie ad uno dei più classici film della serie 007, Thunderball, è uno dei momenti più attesi dal popolo bahamiano che trascorre un intero anno preparandosi al grande evento.
Ogni anno il Junkanoo attira oltre 50.000 spettatori. Le sfilate si svolgono in varie isole dell'arcipelago, su Gran Bahama, Eleuthera/Harbour Island, Bimini e Abaco, ma la parata più importante si svolge a Nassau. I partecipanti giungono nella città da ogni angolo dell'arcipelago per esibire su Bay Street le coreografie e i costumi preparati con cura ed originalità dai vari gruppi e aggiudicarsi il premio in denaro messo a disposizione da numerosi sponsor. L'origine del Junkanoo è controversa. Ad oggi l'ipotesi più accreditata è quella che fa risalire il Junkanoo al XVII secolo quando a Natale i proprietari delle piantagioni davano tre giorni liberi agli schiavi africani (25, 26 Dicembre e 1° Gennaio) per festeggiare insieme alle proprie famiglie con canti, musiche e danze tradizionali. Il termine Junkanoo si fa derivare, infatti, dal nome John Canoe, capotribù africano. Altri fanno derivare il termine dal francese "gens inconnus" che vuol dire "popolo sconosciuto" ad indicare le maschere indossate dai partecipanti durante le sfilate. Ai giorni nostri il Junkanoo è diventata una vera e propria festa nazionale che si svolge il 26 Dicembre nel "The Boxing Day" e il 1° Gennaio nel "New Year's Day" attirando migliaia di visitatori. Durante le sfilate i gruppi di partecipanti, anche molto numerosi eseguono le coreografie impegnandosi a vincere il primo premio. Uno degli aspetti più importanti del Junkanoo è rappresentato dai coloratissimi costumi che vengono curati nei minimi dettagli e preparati in gran segreto nei mesi che precedono la manifestazione. Una mia commessa mi ha detto che un tempo questi costumi erano fatti di tanti pezzi di carta colorata.
Ascoltate questa musica e fatemi sapere, se volete, le vostre impressioni.